E’ toccato ad Anna Nicolini, quel sedici luglio del 1950, giovanissima neo-presidente, inattesa antesignana della consapevolezze femminili, allora di là da venire, accompagnare e sostenere il Coro Azzurro all’esordio, davanti alla sua gente, nella piazza Giovanni Prati di Strada. Per sette anni Anna ha guidato con autorevolezza e buonsenso il complesso, meritandosi la stima e l’apprezzamento dei coristi.
Nel 1956 Fabio Baldracchi riceve il “testimone” dalla sua futura consorte Anna. Il Fabio è anche uno dei fondatori del Coro Azzurro: spirito pratico, molto concreto, rimane presidente per vent’anni e contribuisce, tra l’altro alla soluzione del problema della sede del coro, da allora ospitato in un accogliente ambiente nel centro storico di Strada.
A sostituire Baldracchi, nel 1977 fu chiamato un uomo di poche parole e di grande generosità, Fedele Taffelli il quale farà il presidente del Coro Azzurro per oltre vent’anni. Purtroppo, il destino ha voluto che Fedele lasciasse i suoi coristi proprio nei giorni della grande festa del cinquantenario.
Il compito di…traghettare il Coro Azzurro nel terzo millennio è toccato a Dino Ceschinelli, nuovo presidente, figlio di un corista della prima ora, Aquilino. E’ un bel segno di continuità, è come stendere un lunghissimo filo ideale dalle radici ad oggi, per un complesso che ha fiducia nel presente e crede nel suo futuro.
Dopo vent’anni il presidente Dino Ceschinelli ha passato il comando a Sergio Rota, da qualche anno corista e volto conosciuto dell’associazionismo locale con un passato, tra l’altro, da Presidente della Banda Musicale di Pieve di Bono.