Verdi ha suonato Verdi. In trasferta però dal palcoscenico dell’Auditorium Santa Chiara, di Trento.
A suonare è il Corpo Bandistico “Giuseppe Verdi” di Condino, dal 1871 uno dei complessi bandistici più apprezzati di tutte le Giudicarie. Lo ha fatto, ieri, non nella Chiesa Arcipretale di Santa Maria Assunta di Condino, diventata negli anni la Sancta Sanctorum delle esibizioni del sodalizio. Ma, a Trento. Nell’auditorium del Centro Culturale Santa Chiara. Per i quasi cinquanta bandisti l’appuntamento è stata un’occasione per festeggiare – fuori dalle mura di casa – il bicentenario del grande compositore e maestro Giuseppe Verdi, da cui la banda condinese, porta orgogliosamente il nome. Il concerto è la replica di quello tenuto in novembre, tra le mura e le opere d’arte della chiesa parrocchiale di Condino, dove dal 1978, gli ottoni della banda locale presentano l’ormai tradizionale e famoso “Concerto di Natale”. Assieme ai bandisti, diretti dal maestro Giuseppe Radoani, si sono esibiti in “Verdi in concerto”: il coro Azzurro di Strada, il Valchiese di Storo e Condino, l’En Plein Chour e le Voci giudicariesi. Musiche e voci fuse in un’esibizione di grande livello, con i più importanti successi del grande musicista di Busseto. Con loro, il soprano Maria Pia Molinari e il tenore Francesco Maria Moncher. Nel repertorio, i cavalli di battaglia verdiani: la Forza del destino, il Nabucco, il Coro dei Gitani, la Traviata e l’Aida.